Il 25 novembre è una data importante, dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. Tanto si è scritto e detto su questo argomento, ma sembra che le parole non siano mai abbastanza.
E’ vero, sono molti i progressi fatti nell’ambito dei diritti delle donne e della loro difesa, ma il cammino è ancora molto lungo e non bisogna abbassare la guardia.
Non mi riferisco solo al mondo arabo-islamico, che pure è fulcro di questo blog. Parlo anche del mondo occidentale in cui, sempre più spesso, le donne subiscono violenze fisiche e psicologiche, la loro immagine viene degradata ed il loro corpo ridotto a mero oggetto.
Nonostante la massiccia opera di sensibilizzazione, non possiamo ancora dirci “fuori pericolo”.
A tale proposito anche La Mano di Fatima, seguendo la consueta linea “narrativa”, vuole dare un piccolo contributo a questa importantissima giornata. Si tratta di un omaggio a due celebri figure del passato. Le lascio scoprire a voi lettori nei due post che si susseguiranno domani e domenica 25 novembre.
Perché questa scelta? Perché non parlare, invece, dei drammi che affliggono le donne in gran parte del mondo arabo-islamico?
Voler ricordare chi è venuto prima di noi non è certo un gesto di negligenza nei confronti di tragedie che tutti abbiamo sotto gli occhi. Al contrario. Ho sempre pensato (e sono in buona compagnia) che senza la conoscenza del passato non si può progredire. Le vite che vi racconterò dovrebbero spronare, essere da esempio per le future generazioni, non importa di che religione o da che Paese provengano.
Si tratta di donne che hanno lottato, amato, sofferto, vinto le avversità anche quando sembravano più grandi di loro e perfino perso. Provengono da un passato anche molto lontano, ma questo non deve trarci in inganno: la fierezza e la dignità non hanno tempo.
In questi giorni in cui molte cose sembrano andare per il verso sbagliato, c’è bisogno di modelli positivi. Guardare come queste due donne hanno affrontato il loro tempo può essere utile a noi per capire come guardare al nostro.
Ne ho scelte due che mi sembravano rappresentative, ma di esempi da citare ce ne sarebbero tantissimi.
Tengo a puntualizzare che non vi parlerò certo di “modelli di perfezione” (nessuno è perfetto).
Lo scopo del blog è solo quello di farvi conoscere o approfondire la conoscenza con due icone che ancora oggi sono amate in tutto il mondo arabo islamico. Molto diverse tra loro, ma animate entrambe da passione e determinazione. Quella che serve alle donne (e agli uomini) di oggi per andare avanti.
Vi segnalo anche un’altra iniziativa, che partirà proprio il 25: il blog “Divine Ribelli” in cui si parlerà di storia delle donne e di donne che hanno fatto la Storia. Verrà preso in considerazione, tra le altre cose, il femminismo e la vita delle donne che con la loro intelligenza e la loro caparbietà hanno cambiato le nostre vite e dato al destino una piega diversa.